Catanzaro è una città particolarmente interessante da visitare, che sa svelare bellezze nascoste a chi voglia scoprirle: chiese, palazzi, musei e tanto altro. La città è conosciuta come la "Città tra due mari", in quanto posizionata nell’istmo di Catanzaro, ovvero la striscia di terra più stretta d’Italia, dove soli 30 km separano il mar Ionio dal mar Tirreno.
Anticamente era invece conosciuta come la "Città delle tre V" in riferimento a tre sue caratteristiche: V di San Vitaliano, santo patrono; V di vento, perché costantemente rinfrescata da forti brezze; e V di velluto, perché fu importante centro serico fin dai tempi dei Bizantini.
È detta inoltre "Città dei tre colli" in quanto il suo nucleo originario sorge su uno sperone roccioso denominato Trivonà, composto da tre colli: il colle di San Trifone (oggi San Rocco), il colle del Vescovato (oggi Piazza Duomo), e il colle del Castello (oggi San Giovanni).
Fondata come borgo fortificato dai Bizantini intorno al sec. IX, dominata dagli Arabi, dai Normanni e dagli Spagnoli, Catanzaro fu nominata per la prima volta dallo storico antico Polibio nelle sue "Storie", dove la descriveva come un antico centro greco posto su uno sperone roccioso dal quale era possibile vedere l’intero Scilletinico, l’attuale Golfo di Squillace.
La città, già nel nome, mostra le sue origini bizantine, infatti, esso deriva dal bizantino katantza'rion che significa città posta sotto un rilievo terrazzato. Particolarmente suggestivo è il suo centro storico, il quale incarna le tradizioni e l'architettura di tutte le popolazioni che nel corso dei secoli hanno contribuito alla costruzione della città.
Uno dei monumenti principali di Catanzaro è sicuramente il Duomo, che sorge sulla piazza omonima e ha una storia lunga e travagliata. Originario del 1121, in piena epoca normanna, fu ricostruito nel Dopoguerra.
Tra gli altri edifici religiosi spiccano: la Basilica dell'Immacolata, edificata nel XIII secolo e anch'essa più volte rimaneggiata durante i secoli XVIII e XX. Degno di nota il Complesso di San Giovanni risalente ai secoli XV-XVI, posto sul colle più alto della città, in corrispondenza dei resti dell'antico Castello normanno.
Interessante è la Chiesa dell'Osservanza, conosciuta anche come Chiesa di Santa Teresa e risalente al XVI secolo e la Chiesa di Santa Maria del Carmine, edificata nel XVII secolo e rimaneggiata nel secolo seguente.
La città è ricca anche di pregevoli palazzi storici, in passato sede delle famiglie potenti della città e dalle quali prendono il nome, che si caratterizzano per i saloni affrescati fastosamente e i pregevoli dettagli.
Tra questi si segnalano: Palazzo Alemanni, Palazzo Anania, Palazzo Doria, Palazzo Ferrari - De Riso, Palazzo Mancusi, Palazzo Menichini e Palazzo Rocca-Grimaldi. Meritano una visita anche: il Ponte Bisantis, realizzato oltre 50 anni fa dall’ingegnere Riccardo Morandi e considerato uno dei simboli di Catanzaro; Villa Margherita, già Villa Trieste, così denominata in onore della regina che la inaugurò nel 1881.
Pregevole è il Parco della Biodiversità Mediterranea, un’area verde dedicata alla flora e fauna tipiche dell'area mediterranea e il Parco Archeologico di Scolacium, l’antica città di Squillace, la greca Skylletion, della quale gli scavi hanno riportato alla luce numerosi reperti archeologici.
Per quanto riguarda i Musei, a Catanzaro ce ne sono dei più vari e disparati, tra i quali va segnalato il Museo Delle Arti di Catanzaro - MARCA, dove sono ospitate collezioni di vario genere, facenti capo all'arte antica come all'arte contemporanea.
Un altro è il Museo Diocesano d’Arte Sacra - MUDAS, ospitato all’interno del Palazzo Episcopale, dove è possibile ammirare opere provenienti dalle chiese della città; ma cnhe il Museo Archeologico Provinciale, con una vasta collezione di monete e reperti preistorici; il Museo delle Carrozze, che documenta l'evoluzione dei mezzi di trasporto non motorizzati e la Casa della Memoria Mimmo Rotella, la casa natale dell'artista calabrese ed in particolare la casa materna di Mimmo Rotella, la famosa modista e creatrice di cappelli della città.
La provincia di Catanzaro punta molto sul turismo marittimo, anche se il suo territorio comprende la Sila. I comuni più importanti dal punto di vista turistico sono: Taverna e Tiriolo, situati alle pendici della Sila, Chiaravalle Centrale sulle Serre calabresi, Girifalco sulle pendici delle Serre settentrionali.
Per la fascia costiera tirrenica si segnalano Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria e Lamezia Terme E sono molto importanti sulla fascia costiera ionica Soverato, Catanzaro, Stalettì, Montepaone, Squillace, Sellia Marina, Davoli, Badolato e Botricello.
La costa ionica è molto più sviluppata rispetto a quella tirrenica per quanto riguarda strutture e organizzazione, sviluppo dovuto a una maggiore presenza del turismo per via della bellezza naturale e artistica dei luoghi.
La zona più rinomata è quella situata nel centro del golfo di Squillace tra Catanzaro Lido e Soverato, si può dire che la zona in questione vive a 360° il periodo estivo. Di giorno con la rara bellezza che caratterizza la costa del golfo di Squillace dove si vedono alternate splendide scogliere a lunghi tratti di spiaggia con sabbia bianca e finissima, e la notte con la presenza di molti locali notturni che animano l'intera costa trovando in Catanzaro Lido e soprattutto Soverato le località principali di tali attività.
Soverato è situata sulla costa ionica soprannominata "La perla dello Ionio" è la prima città turistica della Calabria, si distingue per la movida e le decine di locali che caratterizzano le sue notti estive.
Catanzaro è situata al centro del Golfo di Squillace. Sul lungomare del quartiere costiero, molto popolato nei mesi estivi si trovano numerosi bar, caffè, ristoranti e pizzerie. Inoltre durante la stagione estiva presso l'area Magna Graecia, vengono organizzati numerosi eventi musicali, con la partecipazione di cantanti nazionali e internazionali.
Lamezia Terme, terza città della Calabria per popolazione, situata tra il mar Tirreno e il monte Reventino, è un punto storicamente strategico. Comune ricco in tutti i sensi, sono infatti da visitare i numerosi scavi archeologici tra cui, la città greca di Terina, l'abbazia benedettina di Santa Maria, la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e il castello Normanno-Svevo.
Grande rilevanza turistica hanno le antiche terme di Caronte, dal punto di vista storico ma soprattutto curativo. La città è dotata di tre centri storici colmi di storia e cultura estremamente diversi tra di loro.
Stalettì è una città che si trova nello stupendo golfo di Squillace sulla Costa dei Saraceni o Costa degli Aranci, tra Catanzaro Lido e Montepaone Lido. La città ospita nella sua fascia costiera tre delle zone più importanti a livello turistico della provincia di Catanzaro: Caminia, Copanello e Pietragrande.
La sua costa si distingue sia per la presenza di tratti con meravigliose scogliere che per spiagge con sabbia finissima e bianca. Squillace è un paese antichissimo che dà il nome al noto golfo; si estende fino al mar Ionio e rientra nella fascia costiera presente tra Catanzaro e Soverato nel centro storico del paese, situato in una zona collinare.
Sul suo territorio sono presenti un castello Normanno detto anche "Dei Borgia" e diverse chiese monumentali risalenti a epoche diverse. La città fu fondata nella Magna Graecia con il nome di Skylletion per poi diventare colonia romana denominata Scolacium, e successivamente conquistata dai Saraceni, Bizantini e per ultimi dai Normanni.
Proprio per via delle diverse invasioni il borgo antico è ricchissimo di storia e cultura. Montepaone Lido è la località marittima del comune di Montepaone che si affaccia sulla costa dei Saraceni o Costa degli Aranci situata nel golfo di Squillace.
Il paese fa parte della fascia costiera che va da Catanzaro a Soverato ed è contiguo con Caminia e Pietragrande di Stalettì. Roccelletta di Borgia è una località marittima del comune di Borgia al confine con il comune di Catanzaro situata sempre nel golfo Squillace e bagnata dal mar Ionio.
È famosa per il sito archeologico Scolacium ove sono presenti i resti dell'abitato preromano di Skylletion, tra essi vanno segnalati gli avanzi delle strade lastricate, degli acquedotti, dei mausolei e di altri impianti sepolcrali, della basilica, di un impianto termale, di un teatro e di un anfiteatro.
Curinga è un pittoresco borgo adagiato su una collina al centro della Costa dei Feaci. ll suo territorio è uno scrigno ricco di testimonianze storico-archeologiche e bellezze naturalistiche: dalle tracce degli insediamenti stentinelliani risalenti al settimo millennio a.C. che ne fanno uno dei luoghi più importanti per lo studio del neolitico, al grande complesso termale romano di Aque Ange inserito tra i monumenti nazionali italiani.
Mentre non distante dal borgo è possibile ammirare l'eremo basiliano di Sant'Elia Vecchio con la sua cupola e il platano monumentale millenario di Vrisi. Il Forte e la Torre di Mezzapraia si trovano invece lungo la costa non distanti dal palatium baronale di Lacconia e dal S.I.C. oasi di Imbutillo.
L'altro S.I.C. (Dune dell'Angitola) interessa l'ampio arenile lungo i cinque km di spiaggia libera. È tra i borghi di Eccellenza della Regione Calabria. Girifalco è un’antica cittadina situata sulle pendici del monte Covello al centro dell'istmo di Catanzaro, punto più stretto della Calabria.
Presenta importanti luoghi d'interesse tra i quali la chiesa di San Rocco del XVII secolo, la chiesa Matrice Santa Maria delle Nevi del XVI secolo, la fontana barocca e la prima casa comunale entrambe del XVII secolo.
Sono di pregio anche diversi palazzi storici, il Complesso Monumentale (ex Manicomio Provinciale) istituito nel 1881 sulla precedente struttura del convento dei frati minori del XVII secolo.
Si segnalano anche l'antico rione Pioppi Vecchi (recuperato di recente) dove si possono intravedere i ruderi dell'antica chiesa matrice della Madonna delle Nevi distrutta dal terremoto del 1783 e la località San Vincenzo nella quale sono stati rinvenuti dei resti di un antico cimitero ebraico databile al VII secolo.
L'area naturale di monte Covello è nota per la ricchezza della flora abbondante di boschi, per la varietà faunistica, per la qualità delle acque oligominerali e inoltre dalle sue massime alture è possibile osservare sia lo Ionio che il Tirreno.
Cortale è situato nel punto più stretto della Calabria, tra i due mari, paese natale del grande pittore ottocentesco Andrea Cefaly, ha una secolare e importante tradizione artistico-musicale.
È inoltre rinomato per i suoi fagioli e per la seta pregiata, conserva uno dei più antichi centri storici della regione. Oggi, a Cortale, è attivo il primo parco eolico della Calabria. La gastronomia del Catanzarese, che affonda le sue radici nella tradizione tipicamente mediterranea, è caratterizzata da una forte presenza di sapori forti e aromatici.
Frequente l'uso del peperoncino piccante, presente in quasi tutti i piatti tradizionali, spesso associato ad altre spezie aromatiche come l'origano, il basilico e l'alloro. Il piatto forte della gastronomica locale è il morzello (u morzeddhu in dialetto), di solito servito caldo nella pitta, pane casereccio piuttosto schiacciato e dalla forma circolare, tagliato a libretto.
L'ingrediente base è costituito dalle interiora di vitello (diuneddhi), con conserva di peperoni piccanti, sale, origano, alloro, e vino rosso. Simile al Morzello è il soffritto (u suffrittu), che i catanzaresi amano mangiare a cena la vigilia di Capodanno.
È un piatto a base di carne magra di maiale che viene soffritta nella tiana, una caratteristica pentola di terracotta, e insaporita con alloro, origano, vino bianco e concentrato di pomodoro. Anche il soffritto si serve nella pitta.
Altro piatto tipico locale sono i vermituri, ossia le lumache di terra bollite al sugo con l'aggiunta di peperoncino. Il piatto ha radici molto antiche: le lumache vengono raccolte durante le prime piogge nel mese di ottobre e la preparazione è rimasta intatta nel tempo.
L'usanza prevede che siano lavate bene per eliminare la terra, poi lasciate riposare in un recipiente forato munito di coperchio per 24 ore. Dopo vengono risciacquate e fatte bollire per più di mezz'ora in una padella con olio, pomodori, aglio, sale, origano e peperoncino piccante.
I primi piatti più caratteristici della molto varia cucina catanzarese sono la pasta e ceci con finocchi selvatici; la pasta dei mietitori, con un sugo a base di cipolle, zucchine e patate, la pasta di casa (pasta 'e casa) che ha una preparazione tutta particolare e che è condita con un ragù particolare caratterizzato da 'nduja, carne macinata, carote, patate bollite, peperoni, olio extravergine di oliva, aglio, cipolla, sale e infine parmigiano o pecorino.
Appartiene alla tradizione locale anche la pasta con le alici, preparata con acciughe sotto sale, mollica di pane e peperoncino piccante. Molto utilizzata è anche la carne di maiale e di manzo. Altra specialità locale del periodo estivo è la granita di mandorle (detta anche orzata) con la brioche.
La tradizione vuole che venga consumata al mattino, inzuppando la brioche calda appena sfornata nella granita di mandorle servita in una coppa di vetro. Tra i dolci i monaceddhi, ovvero uova sode farcite di cacao e fritte, la pitta 'nchiusa, le "nipitelle", mezzelune di pasta frolla farcite con uva passa, noci e miele.
Una tipicità delle feste pasquali è rappresentata dalle cuzzupe, ciambelle decorate con uova. Tra i drink da aperitivo si segnala il cocktail piccante di origine catanzarese chiamato momò.
Molto bevuto soprattutto nei mesi estivi, è composto da Bitter Campari, Vecchio Amaro del Capo, seltz con l'aggiunta di uno spiedino di frutta e di un peperoncino locale interamente immerso nel drink che rende la bevanda leggermente piccante.