Città

Panorama Vibo Valentia1140

Vibo Valentia è la città capoluogo della provincia più piccola della Calabria. La città è stata abitata da tanti popoli ma quello che ha lasciato i maggiori segni sono i greci che gli hanno dato il nome di Hipponion.  

Molto i monumenti da vedere tra i principali il Duomo che è la chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca.  Edificato nel Seicento sui resti di una basilica bizantina, nel terremoto del 1783 subì dei danni. 

Per questo motivo venne restaurato. L’altare maggiore è molto pregiato, in questo altare spicca la scultura della Madonna della Neve. Il castello Il castello è uno dei luoghi più interessanti della città. Sorge dove un tempo c’era l’acropoli di Hipponion, cioè la parte più alta della città.  

Federico II incaricò Matteo Marcofaba di sviluppare economicamente la città e il castello venne ampliato.  Il terremoto verificatosi nel 1783 provocò lesioni nella parte superiore del castello che venne abbattuta di proposito poiché irrecuperabile. Oggi il castello è la sede del museo archeologico statale. 

duomo vibo valemtia

Le rovine di Hipponion
Le mura di Hipponion si trovano vicino al cimitero vecchio della città. La località si chiama precisamente “Trappeto” che significa frantoio.  Anticamente queste mura erano lunghe circa 7,5 chilometri, ma oggi sono visitabili soltanto 400 metri.

Nei dintorni, si può visitare Vibo Marina, che già nel periodo della Magna Grecia aveva un porto rinomato e molto attivo. Chiamata inizialmente Porto Santa Venere, nome dato da un pescatore del luogo che scoprì sulla spiaggia la statua di Santa Venere, secondo una antica leggenda, acquisì poi il nome attuale nel 1928.

Con l'alluvione del 2006 la cittadina ha purtroppo subito gravi danni.  Oltre a Tropea, merita un'escursione Pizzo Calabro, centro peschereccio e balneare nei dintorni di Vibo Valentia situato a picco sul mare in pittoresca posizione lungo la costa del golfo di S. Eufemia. 

Per chi ama la montagna, si consiglia una visita a Serra S. Bruno, centro delle Serre Vibonesi, località nota per la Certosa e per l'ambiente montano circostante. A circa 25 km ovest da Vibo si trova la Spiaggia della Contura di Parghelia meglio nota col nome di La Pizzuta, per i pinnacoli granitici che si ergono dalle acque del mare.  

capo vaticano1140

È una splendida spiaggetta di sabbia chiara e soffice punteggiata da scogli e orlata dalla scogliera della Pizzuta. La Spiaggia di Briatico si trova a ridosso dell'incantevole località balneare omonima, a circa 10 chilometri da Vibo Valentia.

Si tratta di un susseguirsi di spiagge, scogliere e baie, tra cui le spiagge di Baia Safo, Trainiti e San Giuseppe, caratterizzate da uno splendido litorale di sabbia chiara. Bivona è una frazione di Vibo Valentia a poca distanza da Vibo Marina. Le sue spiagge fanno parte della Costa degli Dei, tra i più bei litorali calabresi. 

cipolla di tropea400nduja400Tra i primi piatti della cucina tradizionale ricordiamo la fileja (pasta fresca condita con una grande varietà di sughi) e le legane e ceci. 

Uno dei prodotti gastronomici tipici, è la 'nduja (un insaccato di suino) che può essere spalmata sul pane o usata come ingrediente per le ricette di diversi piatti.  

Tra i formaggi: il pecorino, sia fresco che stagionato e la ricotta.

 

Tra i dolci tipici della cucina di Vibo Valentia, i ciciriati, biscotti ripieni di un impasto a base di caffè, ceci, cacao e noci; le pittapie, biscotti riempiti con un impasto di uva passa, noci, pinoli e cioccolato ed il sanguinaccio, sangue di maiale fatto bollire con zucchero, noci, cioccolato fondente e pinoli. 

Gustate i tagghiarini (tagliatelle) e strangugghi, le pitte di San Martino (biscotti farciti con un impasto di uva passa, pinoli, noci, cioccolato e vino cotto), i crocetti di fichi secchi (fichi secchi infornati ripieni di noci, mandorle e scorza d'arancio, ricoperte di zuchero in polvere o cioccolato fondente), sarà una vera festa per il vostro palato!  

callipo400amaro del capo400Questi sapori sapranno ammantarsi di qualcosa di unico se li scoprirete all'ombra di un olivo secolare, in una delle numerose e accoglienti aziende agrituristiche della zona.  

Sono zone uniche come la distesa del promontorio di Capo Vaticano che si propaga verso Tropea - Parghelia, caratterizzata da lussureggianti orti famosi per la Cipolla Rossa di Tropea. 

Nel Monte Poro è molto diffusa l'usanza di produrre in casa il nocino, per la presenza di numerosi alberi di noci.  Un'altra realtà che valorizza le risorse del territorio è l'Amaro del Capo, prodotto a Limbadi, una miscela di tante erbe che crescono spontanee sempre su questo monte, ma non è dato sapere quali. 

Sempre nel territorio del Monte Poro si produce la n'duja di Spilinga.

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