Pieve Emanuele (MI), dal 20 al 23 settembre 2018 - L'Associazione Culturale “Magna Grecia” di Pieve Emanuele (MI), fondata nel 1998 da un gruppo di fervidi migranti meridionali, nasce dall'amore e dal profondo senso di appartenenza alla propria terra d'origine e dalla voglia di rivivere, anche in “territorio straniero”, le proprie tradizioni, le proprie abitudini e i propri costumi. Ogni anno, quindi, lo Staff dell’associazione diventa il promotore di una delle rassegne di musica e tradizioni popolari più rappresentative di tutto il Nord Italia. A capeggiare la squadra è il presidente Stefano Scuncia, affiancato, nel suo infaticabile (e insonne) lavoro, da un team di amici e fedelissimi collaboratori. Anche quest´anno, nell’ultima settimana di settembre, il Parco del Comune di Pieve Emanuele si trasforma in un immenso giardino mediterraneo ospitante un dedalo di voci, colori e suoni, rutilanti e impetuosi come il peperoncino, spontanei e avvolgenti come l’aneto. La manifestazione, intitolata “Colori, Sapori & Musiche” e giunta alla sua XIX edizione, annovera tra i suoi partner ufficiali la Regione Calabria, la Regione Puglia, il Comune di Pieve Emanuele, l’Associazione DLF Milano, la Federazione Italiana Circoli Calabresi, l’Associazione Calabria Mia, l’Associazione Cariatesi a Milano. Dal 20 al 23 settembre 2018 si potranno, quindi, degustare i prodotti tipici cucinati in loco, come le crespelle, le frittole, le parmigiane, i maccheroni al ragù di capra, il vino; si potranno anche ascoltare le note degli strumenti percussivi, delle antiche lire, degli organetti diatonici. Le “ceramedde a paru” e “a moderna”, “u sonu a ballu”, qui non valgono solo come mero pretesto folklorico; sono sì il segno esteriore del ritrovarsi di un’intera comunità itinerante, che da Nord e da Sud, al rientro dalle ferie estive, rinnova la propria appartenenza culturale attraverso piccoli gesti di convivialità antica e mai dismessa; ma sono altresì l’occasione per riflettere in modo critico e originale sulle peculiarità del Mezzogiorno, prendendo spunto da quanto accade o è accaduto nelle estreme propaggini meridionali della nostra penisola. Cuore del festival è certamente la musica, con il suo ricercato palinsesto, che ogni anno sa rinnovarsi e riproporre una sapiente selezione di artisti dal vivo, provenienti da diverse parti d'Italia e che spazia dalla tradizione più radicata alla reinterpretazione d'autore. Artisti del calibro di Eugenio Bennato, Mimmo Cavallaro, Antonio Castrignanò (solo per citarne alcuni) si sono esibiti sul palcoscenico di Pieve; altri, come i Quartaumentata, i Dipendedite, i Taranproject, Le tre Sorelle, gli Alla Bua, il Canzoniere Grecanico salentino hanno allietato le serate del festival nel corso degli ultimi anni. Alla musica si aggiungono poi gli stage delle danze tradizionali come la Tarantella e la Pizzica, in tutte le loro varianti e che proprio oggi rivivono una stagione di rinnovato interesse, soprattutto tra i più giovani.
Altre molteplici attività caratterizzano il festival:
• mostre di prodotti enogastronomici e artigianali, di costumi tradizionali e di strumenti musicali;
• spettacoli con presentazione esplicativa delle danze tradizionali, dei canti e del loro significato;
• promozione e degustazione gratuita di prodotti tipici;
• convegni/seminari sull’evoluzione storica delle tradizioni, dei costumi e delle danze folkloristiche;
• appuntamenti istituzionali con scambio di doni e cerimoniale d’ufficio con tutte le rappresentanze istituzionali che promuovono, sostengono e contribuiscono alla realizzazione del festival.
• Annualmente, inoltre, l’evento approfondisce un “tema principale” per mezzo di conferenze, di convegni e di tavole rotonde, che vedono la partecipazione di autorevoli esponenti della “Cultura Grecanica”, come rappresentanti delle istituzioni, accademici, studiosi, storici ed artisti.
Molti i temi di discussione affrontati in questi anni, tra questi si ricordano:
• La Calabria grecanica, albanese e occitana: itinerari di cultura, memoria, identità (18.09.05)
• Il ballo tondo: il ruolo della donna nella danza calabrese (17.09.06)
• La salvaguardia delle culture locali nel processo d'integrazione multietnica (16.09.07)
• La Calabria, un continente: l'America dei Greci (21.09.08)
• La cucina mediterranea. Modernità di una tradizione millenaria (27.09.09)
• La Calabria villaggio globale per il turismo sociale (26.09.10)
• Sentieri letterari nella Città del Sole: utopia e profezia di Tommaso Campanella, progetti socio-politici di Cassiodoro (23.09.12)
• Το πλατεμμα μεταξενο (To plàtemma metascèno). Il racconto della seta (21.09.13)
• Presentazione del libro “Ninco Nanco deve morire” con Eugenio Bennato (21.09.2013)
• “Risorgimento meridionale. Ricordanze inedite di un patriota fuorilegge”, presentazione a cura di Pasquale Casile; “Giù al Sud”, ultimo saggio di Pino Aprile (28.09.2014)
• “Liquirizia e bergamotto, le essenze aromatiche di Calabria per la valorizzazione del territorio” (27.09.2015)
• “Memorie del saggio sapere :la natura che cura” (24.09.2017)
Nel corso della rassegna, anche il cibo assume un ruolo di prim’ordine. “Cibo sano” come patrimonio della cultura popolare, per sostenere e diffondere le peculiarità della “Dieta Mediterranea”, per valorizzare la conoscenza dei prodotti tipici e la loro filiera agroalimentare, per promuovere i principi di una corretta educazione alimentare ed una migliore e diffusa consapevolezza del mangiare naturale e salutare. L’elemento che conferisce alla manifestazione ancor più interesse e rilievo è l’attenzione rivolta annualmente, con il loro rispettivo coinvolgimento, ai bambini e ai ragazzi (circa 1300) di tutte le scuole di Pieve Emanuele. Quest’anno l “Ente Parco Nazionale d’Aspromonte “Accademia dei Giochi Tradizionali di Cosenza , il DLF di Milano “Progetto Scuola ferrovia” ,Laboratori D’arte “Tecnè” di Reggio Calabria, Cooperativa “Don Milani” Acri “Allevamento baco da seta” Offriranno dei laboratori interamente dedicate alla conoscenza e valorizzazione dei giochi,baco da seta,ferrovia,il parco d’Aspromonte. Aprendo sempre di più le proprie porte al mondo dell’associazionismo e della valorizzazione della cultura del territorio calabrese, la manifestazione prevede anche un incontro tra i Consultori dei Calabresi nel mondo; un momento di dibattito votato al confronto ed allo scambio di riflessioni, opinioni e suggerimenti scaturiti dalle reciproche esperienze associazionistiche, al fine di poter dar vita ad una programmazione futura inedita e innovativa. Quello che si svolge a Pieve Emanuele non è quindi una semplice rassegna musicale; “Colori, Sapori & Musiche” rappresenta quindi quel cordone culturale che lega i cittadini emigrati alle proprie radici e ai propri ancestrali costumi; è quel ponte che collega e veicola l’appartenenza alla propria terra, tra Nord e Sud.